Anche in questo caso, come nel primo tomo dell’opera, un’immagine assume due significati: La Presentazione al Tempio e la Circoncisione. La xilografia si ripete due volte all’interno del seguente volume; in questo caso accompagna il capitolo intitolato: «Della circoncisione del Signore & del santo nome di Gesù».
Il soggetto era già stato trattato esaustivamente dall’autore nel primo tomo dell’opera. Anche in quel caso vi è un’incisione decorativa firmata Pedro Angel che contiene entrambi gli episodi. Appurato che il sesto tomo del Flos Sanctorum sia un aggiornamento di quanto precedentemente scritto, non stupisce la ripetizione di argomenti e iconografie tra i vari volumi.
Un ulteriore interessante spunto di riflessione deriva da un confronto tra incisioni operato tra questa e quella presente nel primo volume e un’edizione del primo tomo del Flos Sanctorum stampata a Barcellona nel 1586 e parzialmente illustrata da un artista anonimo.
All’interno del tempio dietro l’altare, il sommo sacerdote di Israele tiene tra le braccia Gesù circondato da altri personaggi. Dall’altro lato, di fronte l’altare Maria in ginocchio e Giuseppe in piedi dietro di lei, osservano la scena.
Risulta interessante notare la scelta operata dall’artista per quanto concerne la composizione di questa immagine. L’ara è volutamente raffigurata in una posizione tale da permette un’illusione ottica prospettica. Nonostante la scena sia di ridotte dimensioni e poco dettagliata, l’altare collocato in semi diagonale restituisce ampiezza dona simmetria e crea uno spazio tridimensionale in cui i personaggi abitano lo spazio con disinvoltura senza schiacciarlo

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